La poesia crea il mondo, lo sappiamo, ma, se la poesia che stiamo leggendo è di Anna Toscano, di mondo ne crea molto di più. Sporge improvvisa dalla carta, con oggetti di ogni giorno, luoghi carissimi o esotici, luci veneziane e volti stanchi; tutto, tira fuori di tutto, dall’universo che abita nella tasca del suo grembiule dorato. Poi spande profumi che conosci da sempre, ti prende per il gomito, ti trascina con sé.
Anna poi diventa te e scopri che ha vissuto la tua vita, te la porge lì come nuova, tutta colori e dolori. E’ chiaro che non potrebbe descrivertela non ci fosse stata dentro, lei, da sempre, lì con te, in te, a ridere le tue risa, asciugarsi le tue lacrime. Hai nostalgia dei suoi amori sconosciuti che ti scavano il petto, sapienti.
I suoi ricordi diventano tuoi, riconosci la nonna e la zia. Versi con loro il caffè nella tazzina blu. Muori giusto un poco. Bevi tocai, poti bonsai, sali con lei su un tramvai per l’Uruguay – e sei nei guai, ridendo con lei dei segreti minimi della parola. La sua rima scherza spesso, ma a volte urla, con le amiche assonanze – e te ne accorgi solo dopo.
Anna, in una sua poesia, afferma di non saper scrivere poesie lunghe. I versi in effetti sono pochi, anche corti, e piccole le parole. Ma tu puoi abitarci un giorno intero, un giorno vero, perché lei l’infinito lo sa rimestare. Per questo, ho dovuto leggerli molto lentamente, e scriverne ancora più piano.
E’ chiaro che quanto ho scritto qui sopra non possiede i crismi della critica letteraria. Con l’opera di Anna non ho armi – sono nuda – come mi auguro accadrà a voi, che senz’altro correrete a leggerle, subito.
Cominciate da questa, che è la sua poetica:
IO CON LE PAROLE
Io con le parole faccio cose
con le parole svuoto una stanza
con le parole compio una danza
cucino un risotto, vado al ridotto.
Con le cose faccio parole:
scelgo un baule
e lo riempio di sillabe nuove
Non credo questo succeda solo a me, ma a chiunque, uomo o donna che sia, abbia la fortuna di saper leggere poesia. Il più grande onore, dopo il poterla creare
Anna Toscano “Una telefonata di mattina”, prefazione di Valeria Viganò. Editore Tempo Libro. 78 pagine, 12 euro.