Quando si sveglia, nella suite all’ultimo piano dell’Hotel Dorchester di Londra, la prima cosa che Britt* avverte, prima di aprire gli occhi, è il tripudio di profumi che, nelle narici, si mescola al suo Dior. Poi, sotto le luci dei lampadari liberty ancora accesi dalla sera prima, li vede. Fiori. Fiori ovunque. Fiori di ogni specie. Fiori sui mobili settecento, fiori adagiati sui divani rococò, fiori sparsi a terra in migliaia di petali. Sulla piccola commode accanto al letto, un cartoncino: Spero tu abbia dormito bene. Ispettore Clouseau.
Vestito di tutto punto, tra le lenzuola di seta blu, Peter dorme ancora. Solo ventiquattro ore prima, Britt non avrebbe saputo dire chi fosse Clouseau. Poi, un cameriere aveva bussato alla porta della sua suite, per annunciarle che il signor Sellers avrebbe avuto piacere di offrirle un drink. Aveva accettato d’istinto. Come un amico di vecchia data, Peter l’aveva portata al cinema di Leicester Square dove davano La Pantera rosa. Lei, come una bambina, più delle scene esilaranti sullo schermo, aveva trovato divertente il fatto che non avessero dovuto pagare il biglietto. Del seguito ricordava solo che all’ennesimo drink sulla terrazza della suite di Peter, la stessa dove si era svegliata, era svenuta.
Era la sua prima volta a Londra e aveva solo vent’anni. Peter quasi venti di più e un divorzio. Sancirono subito con il matrimonio quello che sembrava un grande amore. Ma era, per dirla con Stendhal, solo un amore-vanità. Divorziarono quattro anni dopo e in un’intervista Britt dichiarò: «Non so proprio come abbia fatto in questi anni a fare l’amore con lui, è così pieno di peli da non sembrare nemmeno un uomo… io odio gli uomini pelosi!»
Caro, dolce Peter, sarà forse per questo che la prima notte con Britt, in previsione del risveglio accanto a lei, ti rivestisti di tutto punto?
* Britt è Britt Ekland, attrice svedese, seconda moglie di Peter Sellers e Bond-girl in “Agente 007- L’uomo dalla pistola d’oro”.